A rischio la produzione del maialino sardo

2018-08-27T11:15:18+01:0027 Agosto 2018 - 11:15|Categorie: Carni|Tag: , |

Cagliari – ‘Porcetto’ a rischio in Sardegna. I timori sono legati alla legge regionale 28, approvata nei giorni scorsi, che proibisce la presenza di un animale maschio negli allevamenti familiari, ma prevede al massimo la presenza di quattro scrofe. Pur essendo una norma non relativa agli allevamenti commerciali, si teme che possa avere ripercussioni anche sui piccoli allevamenti. Secondo il Centro studi agricoli, sono oltre 11mila gli allevatori che non potranno produrre il classico maialino sardo. Subito sono scattate le proteste, e anche le proposte per correggere il tiro. Tra queste segnaliamo l’idea di Fratelli d’Italia: “L’allevamento familiare non può superare le 4 unità, di cui massimo tre scrofe e un verro, fertili e in grado di riprodursi, e può generare una produzione massima annuale di 40 suinetti”. Con una serie di suggerimenti tecnici si è mossa anche l’associazione Sardos, secondo cui è indispensabile definire meglio la differenza tra allevamento familiare e professionale, cercando così di minimizzare le conseguenze sulla produzione del tradizionale ‘porceddu’.

In foto: l’aula del consiglio regionale della Sardegna

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