Abbattuti 1.600 maiali per un focolaio di peste suina

2012-08-16T16:03:45+02:0016 Agosto 2012 - 16:03|Categorie: Salumi|Tag: |

Bottidda (SS) – La Tecnopig di Bottidda, specializzata nell’allevamento di suini d’eccellenza, ha chiuso i battenti, lasciando a casa per giustificato motivo tutti i dipendenti. L’azienda ha dovuto, infatti, abbattere nei giorni scorsi ben 1.600 maiali a causa di un focolaio di peste suina africana. E la stessa sorte capiterà anche ad altri 1.500 suini in un altro centro di ingrasso, che saranno eliminati per mancanza di cibo. Il proprietario dell’azienda Gian Franco Campagni, infatti, non vendendo la carne, non ha più soldi per pagare i mangimi. I primi sintomi della pesta suina africana sono comparsi all’improvviso settimana scorsa quando 14 scrofe sono morte in maniera inspiegabile. Campagni ha immediatamente avvertito i veterinari della Asl e sono state avviate le verifiche del caso. Una volta scoperta l’origine della morte delle scrofe è stato deciso di abbattere tutti i suini. L’azienda copriva fino ad oggi il fabbisogno dei due terzi del mercato sardo, “sfornando” circa 300 maiali a settimana. (MS)

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