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Accordo Ue/Messico: il termine ‘grana’ non è protetto. La protesta del Consorzio

2023-06-29T12:45:16+02:0019 Dicembre 2018 - 11:19|Categorie: Formaggi|

“Incomprensibile ed inaccettabile”: è questo il commento del presidente del Consorzio del Grana Padano, Nicola Cesare Baldrighi, rispetto alla mancanza di tutela, nel trattato fra Ue e Messico, del termine ‘grana’. Nella previsione contenuta nel capitolo sulla proprietà intellettuale dell’accordo commerciale, infatti, si legge che la protezione del termine ‘grana’ non è richiesta. “Tale previsione, innanzitutto è in contrasto col fatto che il termine ‘grana’ è notoriamente parte integrante e caratterizzante della denominazione ‘Grana Padano’, come riconosciuto anche da una sentenza del Tribunale Ue. Ma, soprattutto, pare inconciliabile col fatto che in Messico il Grana Padano è riconosciuto ai sensi dell’Accordo di Lisbona, con conseguente impegno a proteggere la denominazione contro qualsiasi imitazione o usurpazione”, prosegue Baldrighi. “La protezione assicurata alla denominazione Grana Padano dall’articolo 3 dell’Accordo di Lisbona non può che valere anche per i singoli termini che la compongono fra loro disgiunti. Peraltro, in Messico la Dop ‘Grana Padano’ è stata a suo tempo registrata, così come il marchio Grana Padano”. E aggiunge: “Non ci risulta sia stata fornita alcuna indicazione di sorta circa eventuali usi preesistenti del termine ‘Grana’ in Messico, per cui non è dato sapere per quale motivo sarebbe stata negoziata l’eccezione sopra ricordata”. Il Consorzio, si legge in una nota, ha già inviato una richiesta di spiegazioni alla Dg Agri della commissione, oltre a sensibilizzare il ministero delle Politiche Agricole. L’accordo fra Ue e Messico aggiorna quello entrato in vigore nel 2000 e dovrebbe essere formalizzato entro la fine del 2018, per poi essere approvato da parlamento e consiglio Ue.

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