Aggregazioni: necessarie per favorire l’internazionalizzazione

2013-02-13T10:17:19+02:0013 Febbraio 2013 - 10:15|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Roma – Le aggregazioni per il comparto alimentare sono essenziali, soprattutto per sostenere il fenomeno dell’internazionalizzazione. Secondo quanto ha rilasciato oggi al quotidiano Il Sole 24 Ore Paolo De Castro (foto), presidente della Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale del Parlamento europeo, “è importante che in Italia continuino i processi aggregativi per provare a trattenere nel Paese la quota maggiore di valore aggiunto e, allo stesso tempo, per sostenere i processi di internazionalizzazione che, in altri Paesi, hanno preso il via prima che da noi”. Sul fronte delle aggregazioni, infatti, l’Italia si dimostra indietro rispetto al resto dei Paesi dell’Ue. Il fatturato complessivo della cooperazione comunitaria si aggira intorno ai 300 miliardi di euro all’anno. Ma le cooperative italiane  (5.834), raggiungono un fatturato totale di 34 miliardi di euro. Il problema principale però è la dimensione media nazionale, che non raggiunge i 6 milioni di euro. Più ridotta rispetto ai 7,5 milioni di euro registrato dalla coop comunitaria media, ma soprattutto, di gran lunga inferiore se confrontata alla dimensione media della Francia (17 milioni di euro di ricavi annui) e della Germania (14 milioni di euro), che possono contare su un tessuto produttivo più solido e articolato, meno frastagliato di quello italiano. (ML)

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