Milano – “Il comparto bovino e ovino sono i settori che potenzialmente potrebbero essere più colpiti da una Brexit senza accordo”. L’attacco di Jeff Martin, responsabile Ahdb Beef&Lamb per il mercato italiano, non poteva essere più diretto. L’avvicinarsi della Brexit, infatti, solleva molte perplessità nel comparto agroalimentare britannico. Quale sarà dunque il futuro del settore? Questo il tema della conferenza ‘Brexit, what’s next?’ organizzata questa mattina da Ahdb Beef&Lamb, l’ente britannico non governativo per il sostegno e lo sviluppo dell’industria agroalimentare che rappresenta 110mila allevamenti bovini e ovini in Inghilterra. I rapporti commerciali odierni tra Regno Unito e Ue rivestono un peso importante per entrambi i mercati. Basta ricordare che il Regno unito esporta 2/3 della sua produzione agroalimentare nel Vecchio Continente e importa dallo stesso quasi il 70% tra frutta, verdura, carni e altri generi alimentari. “Se sulle carni britanniche venissero applicati i dazi doganali di un paese terzo, le esportazioni subirebbero una battuta d’arresto. Anche sul fronte delle importazioni gli scenari cambierebbero e molti Paesi, tra cui l’Italia, ne sarebbero penalizzati”, ha sottolineato Jeff Martin. “Il risultato più auspicabile per tutti gli operatori del settore è sicuramente quello di un accordo che garantisca un commercio fra i due blocchi alle stesse condizioni esistenti ora”.
