Roma – Il tema dello spreco di cibo è sempre più di attualità, complice anche il dibattito che ruota intorno a Expo. La pasta, infatti, secondo i dati diffusi da Aidepi (Associazione industriale del dolce e della pasta italiani), rappresenta il 3,5% in valore sul totale dello spreco domestico. Per questa ragione, entro il 2025, i pastai italiani puntano a ridurlo del 50%. Un’iniziativa che si inserisce nel percorso di responsabilità del settore pastaio, avviati negli ultimi anni e che ha portato a una riduzione del 20% dei consumi di acqua e del 21% delle emissioni di CO2 equivalente. Lo spreco alimentare domestico resta un fenomeno di portata davvero rilevante. Aidepi stima che 1,25 milioni di tonnellate di alimenti gettati nella spazzatura, per un controvalore di 8,15 miliardi di euro.
