Anacer: l’export di grano cresce a quota 258 milioni. Stabile l’import

2020-07-23T16:03:38+02:0023 Luglio 2020 - 16:03|Categorie: Pasta e riso|

Milano – Nel settore dei cereali, semi oleosi e farine proteiche le esportazioni dall’Italia nel primo quadrimestre 2020 aumentano nelle quantità di 276mila tonnellate (+19,3%) e nei valori di 258 milioni di euro (+21,9%), rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Lo dimostra l’analisi Anacer (Associazione nazionale cerealisti), sulla base dei dati provvisori Istat. Che ha evidenziato il crescendo di vendite sui mercati internazionale, per un totale di 1.436,6 milioni di euro nel quadrimestre. L’aumento delle quantità esportate si deve in particolare alla pasta alimentare (+169mila t), ai prodotti trasformati (+59mila t) e al riso (+47mila t considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e semilavorato). In aumento l’export dei mangimi a base di cereali (+12%) e della semola di grano duro (+7%). Accusano invece una flessione le vendite all’estero sia dei cereali in granella (-10mila t), che della farina di grano tenero (-4mila t). Mentre le importazioni in Italia nel primo quadrimestre 2020 si attestano complessivamente a 1.928,2 milioni di euro. Con riferimento ai cereali in granella, si riducono gli arrivi dall’estero di grano tenero (-81mila t), granturco (-113mila t) e orzo (-20mila t). Si conferma invece l’aumento del grano duro (+ 278mila t rispetto allo stesso periodo del 2019). Si registra infine l’incremento dell’import di prodotti trasformati+sostitutivi (+4,8%) e la riduzione dei mangimi a base cereali (-29%). Per quanto riguarda il riso, considerato nel complesso tra risone, riso semigreggio e lavorato, si registra una riduzione delle importazioni di 26mila t (-27%).

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