Arrivano le nuove norme sul “Made in” per i prodotti non alimentari

2013-02-13T18:26:54+02:0013 Febbraio 2013 - 15:45|Categorie: Mercato|Tag: , |

Bruxelles – Oggi la Commissione europea ha adottato nuove misure per indicare in etichetta l’origine dei prodotti non alimentari. Tutti i prodotti realizzati nell’Unione europea dovranno indicare, a scelta, il marchio ‘Made in’ e il paese di provenienza (ad esempio ‘Made in Italy’) o un più generico ‘Made in Ue’. Per le merci di origine extra Ue, l’indicazione del nome del paese è, invece, obbligatoria. “Per cogliere tutti i benefici economici del mercato unico, abbiamo bisogno di una serie di norme di alta qualità sulla sicurezza dei prodotti e di un sistema di attuazione, efficace e ben coordinato a livello di Unione, che le sostenga. Un migliore coordinamento dei controlli di sicurezza dei prodotti, in particolare alle frontiere esterne dell’Ue, eliminerà la concorrenza sleale di operatori scorretti, disonesti o criminali”, ha dichiarato il vicepresidente e commissario europeo per l’Industria e l’imprenditoria, Antonio Tajani. L’obbligo di apporre l’indicazione di origine sia per i Paesi Ue che per i Paesi terzi evita ogni discriminazione ed è quindi in linea con le regole proposte dal Wto. Una volta ottenuto il consenso del Parlamento e del Consiglio Ue, le nuove norme dovrebbero entrare in vigore a partire dal 2015. Si auspica che il provvedimento possa giovare all’iter per definire regole più precise anche per quanto riguarda i prodotti alimentari, come salumi e formaggi. (FB)

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