Articolo 62: lettera del presidente Uiv, Lucio Mastroberardino, al ministro Catania

2012-11-15T18:02:07+01:0015 Novembre 2012 - 18:00|Categorie: ARTICOLO 62|Tag: , , |

Milano – Il presidente di Uiv, Lucio Mastroberardino (nella foto) ha inviato una lettera al ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Mario Catania, per porre in evidenza alcune problematiche sorte in seguito all’entrata in vigore dell’articolo 62. Di seguito pubblichiamo uno stralcio della missiva, pubblica sul sito www.uiv.it: “In questi giorni, i produttori di vino stanno ricevendo comunicazioni formali da parte dei fornitori dell’industria chimica degli additivi che, sulla base di pareri fuorvianti di alcune importanti associazioni d’impresa, dichiarano l’equivalenza dei loro prodotti agli alimenti e pertanto reclamano anche per questi l’applicazione dell’art .62 della L. 24.03.2012. Di fatto la formulazione del decreto attuativo dell’articolo 62, con interpretazioni di comodo e di parte, rende possibile che le nuove disposizioni in materia di cessione di prodotti agricoli e agroalimentari si considerino applicabili anche da altri settori economici, in particolare l’industria chimica degli additivi, generando delle chiare situazioni di abuso. Questo è inaccettabile. Nello specifico, abbiamo dovuto rilevare che la definizione di ‘prodotti alimentari’ così come data dall’articolo 2, lettera b) del decreto attuativo, facendo riferimento al Regolamento (CE) n. 178/2002, si presta a interpretazioni fuorvianti e allarga considerevolmente il campo di applicazione della norma di cui all’art. 62, estendendolo a tipologie di prodotti che nulla hanno a che vedere con il settore agricolo e agroalimentare”. La missiva si chiude quindi con una specifica richiesta: “Sono dunque a chiederLe di precisare la definizione di ‘prodotti alimentari’ all’interno del decreto attuativo, ad esempio, attraverso la redazione di una lista positiva di prodotti alimentari oggetto di applicabilità del decreto. Una soluzione di questo genere, circoscrivendo l’applicazione della norma a prodotti e/o categorie di prodotti agricoli e agroalimentari ben definiti, avrebbe il merito di prevenire la diffusione di interpretazioni equivoche e strumentali che vanno a danno dell’impianto complessivo della legge e ad esclusivo vantaggio dei suoi detrattori. Mi permetto di porre con urgenza la questione alla Sua attenzione, atteso che quanto si sta verificando in questi giorni è più di una criticità ma, un vero e proprio tentativo di esproprio ai danni del sistema agroalimentare italiano”. (PF)

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