Assocaseari, il punto settimanale sul mercato: in crescita crema e burro. Stabili i formaggi italiani

Cremona – Emanuela Denti e Lorenzo Petrilli di Assocaseari fanno il punto sulle dinamiche del mercato lattiero caseario della scorsa settimana, che conferma la tendenza al rialzo per la crema e le scarse quantità disponibili sul mercato. Anche sul fronte del latte si registra un calo delle produzioni. In crescita i prezzi del burro, segno meno, invece, per il latte in polvere. In Italia, stabili le quotazioni dei formaggi. Di seguito il commento integrale:

– Assolutamente confermata la tendenza al rialzo per quanto riguarda la crema, offerta questa settimana a 1,95 euro/Kg, sempre con scarsa disponibilità. Bassi quantitativi anche per il latte crudo per il quale non viene neanche indicato un prezzo; lo scremato indicativamente è offerto a 0,19 euro/lt. Quotazioni da intendersi reso nord Italia. La produzione di latte in Germania è sicuramente superiore rispetto a dicembre ma resta comunque inferiore del 5% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
– Tendenza al rialzo più che mai confermata per il burro, dove se il bollettino di Kempten è rimasto invariato, 3,90 euro/Kg il minimo e 4,20 euro/Kg il massimo, sono invece saliti il bollettino olandese, da 3,97 a 4,00 euro/Kg, e il francese, da 4,08 a 4,15 euro/Kg. Per il burro tedesco oggi si parla di prezzi pari a 4,10 euro/Kg partenza, mentre la Polonia, che fino a due settimane fa offriva a 3,60 euro/Kg, oggi parla di nuovo di prezzi tra 3,95 e 4,00 euro/Kg reso. Conseguenza della scarsa produzione di latte in polvere è la bassa disponibilità anche della materia grassa, motivo per cui, oltre all’aumento della domanda, i prezzi del burro sono in ripresa.
– Il latte scremato in polvere ha segnato ribassi sul bollettino di Kempten, così come su quello olandese e su quello francese. A dimostrazione dell’atmosfera pesante che c’è sul mercato della polvere, basta vedere le consegne allo stoccaggio privato, circa 3.800 tons questa settimana contro le 1.900 tons circa della settimana scorsa. Si parla di qualche esportazione verso la Cina a prezzi intorno a 2.250 euro/ton partenza, ma per il momento si tratta ancora di piccoli quantitativi che non smuovono un mercato molto pesante e su cui pesa la presenza nei magazzini di 350mila tons di stoccaggio pubblico e di circa 70mila tons di privato. Si parla di torri di sprayzzazione che lavorano a rilento vista la pesantezza del mercato.
– Le quotazioni del siero in polvere hanno fatto segnare un rialzo sia sul bollettino tedesco che quello olandese. Rimaste invece stabili sul bollettino francese.
– Per quanto riguarda i formaggi, nella Ue quotazioni in diminuzione soltanto per l’edamer, che da 3,27 scende a 3,25 euro/kg, e in aumento per per il cheddar (3,35 euro/kg), il gouda (3,19 euro/kg) e l’emmentaler (4,07 euro/kg). In Italia prezzi piuttosto stabili, infatti si sono registrati soltanto un aumento delle quotazioni del parmigiano reggiano più stagionato a Milano e un calo per il grana padano a Mantova e a Brescia.

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