Aste elettroniche al doppio ribasso: un’inchiesta di Internazionale svela l’ultimo retroscena su Eurospin e la passata di pomodoro

2018-08-01T12:17:34+01:0031 Luglio 2018 - 09:06|Categorie: Mercato, Ortofrutta|Tag: , , , , |

Milano – Non smette di far discutere la pratica delle aste elettroniche al doppio ribasso, utilizzate sopratutto da alcuni gruppi discount. A riportare la questione alla ribalta della cronaca è un articolo pubblicato da Internazionale, dal titolo “I discount mettono all’asta l’agricoltura italiana”, firmato da Stefano Liberti e Fabio Ciconte (leggi qui). “Poche settimane fa Eurospin ha chiesto alle aziende del pomodoro di presentare un’offerta di vendita per una partita di 20 milioni di bottiglie di passata da 700 grammi”, si legge nell’articolo. Il meccanismo raccontato nell’inchiesta è quello solito. Dopo la prima asta, il retailer raccoglie le proposte e indice una seconda gara, utilizzando il prezzo più basso come base di partenza. Alcuni, raccontano i cronisti, si sono ritirati già dopo la prima asta. Altri, invece, si sono ritrovati a dover tagliare un prezzo già basso, in pochi minuti. L’asta se la sono aggiudicata in due, a 31,5 centesimi di euro per bottiglia di passata. “Se teniamo conto solo della materia prima, della bottiglia e del tappo, per la passata arriviamo a un costo di 32 centesimi. Se poi ci aggiungi il costo dell’energia e del lavoro allora ci perdi. E tanto”, racconta a Internazionale, in forma anonima, un industriale del pomodoro. La pratica, purtroppo, è però molto in voga. Secondo uno studio dell’Associazione industrie beni di consumo, nei gruppi discount riguarda addirittura il 50% delle forniture. E i suoi effetti si estendono anche ben oltre, poiché ogni prezzo così basso diventa punto di riferimento sul mercato. Paolo de Castro, relatore al parlamento Ue della proposta di direttiva per riequilibrare i rapporti di forza nella Gdo, ha commentato: “Quella delle aste on line è una delle pratiche commerciali sleali su cui è necessario intervenire”.

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