Bergamo eletta Città Creativa dell’Unesco per la gastronomia

2019-11-04T11:59:18+01:004 Novembre 2019 - 10:56|Categorie: Formaggi|Tag: , , , |

Parigi – Bergamo è stata eletta Città Creativa Unesco per la gastronomia ed entra così nell’elenco delle Città Creative del pianeta, riconosciute come laboratori di idee e pratiche innovative. La notizia è arrivata giovedì pomeriggio, quando il board del patrimonio mondiale ha diramato la lista delle 66 nuove città creative. “Bergamo”, commenta il sindaco Giorgio Gori, “entra nella rete delle 246 Città Creative del mondo grazie al valore della produzione casearia del suo territorio montano, con i suoi 30 formaggi tradizionali, di cui nove Dop e tre presidi Slow-Food. Nel nostro Paese esistono 50 formaggi Dop, Bergamo da sola ne vanta quasi un quinto: nessuna provincia in Europa può vantare un record simile, ma soprattutto nessun altro territorio italiano vanta un ‘saper fare’ come quello bergamasco nell’arte casearia”. Una settimana fa, a Parigi, presentando il progetto, il sindaco aveva spiegato: “Questa candidatura è nata intorno all’idea di un’alleanza, quella tra il capoluogo e le sue valli, negli ultimi decenni in sofferenza a causa dello spopolamento. La città si candida ad essere la grande vetrina di un’eccellenza bergamasca con l’obiettivo di valorizzare la produzione casearia delle valli e di contribuire così alla sostenibilità economica del settore, fondamentale anche per la conservazione del paesaggio. Oggi Bergamo e le sue valli vincono insieme”. Ad accompagnare Giorgio Gori a Parigi, anche Francesco Maroni, dell’Associazione San Matteo. “Questo riconoscimento”, commenta Maroni, “è davvero importante per la nostra associazione, che da sempre lavora perché la sapienza dell’arte casearia delle Cheese Valleys venga riconosciuta a livello internazionale. Ora inizia il lavoro per far sì che i territori si uniscano in un progetto di valorizzazione del proprio patrimonio gastronomico legato alle Cheese Valleys”.

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