BolognaFiere: soci privati ‘contro’ compagine pubblica

2016-02-10T17:48:39+02:0010 Febbraio 2016 - 16:14|Categorie: Fiere|Tag: , , , , , |

Bologna – Ieri si è tenuto il consiglio di amministrazione di BolognaFiere. Nell’occasione è emerso un conflitto fra i soci privati (da Unindustria a Legacoop) e quelli pubblici (che complessivamente pesano il 45%), in merito al piano industriale e alla riqualificazione ed espansione del quartiere espositivo. Dopo lo stop di Fondazione Carisbo (5,61%) e le dimissioni di quattro sindaci revisori su cinque, secondo quanto pubblicato da Il sole24ore, ad alimentare la tensione sono state le problematiche messe in campo degli azionisti pubblici per la ricapitalizzazione. “La società”, specifica Duccio Campagnoli, presidente di BolognaFiere, “ha il dovere di rispondere della redditività ai propri soci. Ma c’è anche il momento in cui bisogna pensare all’investimento. E la compagine pubblica non sta facendo a sufficienza la propria parte”. Quello che si contesta è la grande attenzione del Comune di Bologna per Fico, il grande parco alimentare che verrà realizzato da Eataly. E la scarsa propensione, invece, ad investire sulla fiera.

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