Brazzale lancia l’Etichetta di filiera, con indicazione d’origine della materia prima

2016-05-18T10:13:09+02:0018 Maggio 2016 - 10:10|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Zanè (Vi) – Nel corso dell’ultima edizione di Cibus, a Parma dal 9 al 12 maggio,  il Gruppo Brazzale ha presentato la sua ultima novità: l’Etichetta di filiera. Apposta sulle confezioni dei prodotti dell’azienda, questa innovativa etichetta contiene, fra l’altro, l’indicazione volontaria di origine della materia prima, al centro del dibattito proprio in queste settimane. Oltre a questo, l’Etichetta specifica i luoghi in cui avviene ogni fase della produzione dei formaggi, dal caseificio fino a stagionatura e confezionamento, e contiene molti elementi che consentono al consumatore di valutare la reale salubrità del prodotto che porta nel piatto, della Filiera in cui è nato, della sostenibilità ambientale e del benessere animale. L’obiettivo della nuova Etichetta di Filiera, secondo le parole del presidente, Roberto Brazzale, è quello di “rimettere davvero al centro il consumatore. Questo nuovo sistema di etichettatura vuole essere una risposta concreta, volontaria, alle esigenze dei consumatori di avere le informazioni più complete sull’intero ciclo e ambiente dal quale nasce un prodotto”.  L’Etichetta è la carta di identità della Filiera agricola e zootecnica Ecosostenibile, l’unica certificata nel settore, realizzata da Brazzale in Repubblica Ceca, per la produzione del Gran Moravia, formaggio a pasta dura, del Verena e del burro. E sono proprio le caratteristiche della Filiera Ecosostenibile e la costante ricerca della maggiore efficienza operata dal Gruppo Brazzale che hanno permesso di raggiungere i risultati raccolti e sintetizzati nell’Etichetta di Filiera.

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