Ccpb chiude con segno positivo il 2019. Ottimismo per il 2020

2020-07-09T10:50:32+01:009 Luglio 2020 - 10:50|Categorie: Bio|Tag: , , |

Bologna – Un anno di conferme, il 2019, per Ccpb,  organismo di certificazione e controllo, tra i principali in Italia, nel settore della produzione biologica, eco-compatibile ed eco-sostenibile.  Oltre 11 milioni di euro di fatturato, in tenuta rispetto all’anno precedente e in crescita del 52% negli ultimi cinque anni, con oltre 11mila aziende certificate bio nell’agroalimentare e più di 3mila imprese con certificazioni di prodotto. Questi i dati principali del bilancio approvato da Ccpb lo scorso giugno. Nel 2019,  l’ente ha mantenuto tutti i riconoscimenti e gli accreditamenti e ha investito in nuovi schemi di certificazione, sia nell’ambito delle produzioni biologiche, sia in quello della certificazione volontaria di prodotto agroalimentare e ‘no food’, con una particolare attenzione al settore della sostenibilità e della biodiversità. Vanta infatti 72 standard di certificazione, 40 autorizzazioni internazionali e 220 ispettori in attività, con 15.701 ispezioni effettuate nel 2019 solo nel settore delle produzioni biologiche. A oggi, nonostante la pandemia, Ccpb informa che sta mantenendo il livello di attività e ha potuto aggiungere un centinaio di nuovi operatori da inizio anno, infatti “anche dalla nostra attività risulta evidente la crescita del settore bio e il mantenimento del ruolo predominante che il nostro Paese ha nell’ambito internazionale”, spiega Fabrizio Piva (in foto), amministratore delegato. “L’Italia è uno dei primi produttori mondiali di Bio e Ccpb è uno principali attori della produzione agroalimentare dell’Italia. Ma Ccpb non fa solo biologico, è attivo anche in altri comparti legati alla sostenibilità nel tessile, nella cosmesi, nei detergenti: tutti campi in cui il consumatore presta sempre più attenzione all’eco-sostenibilità”. 

Torna in cima