Comexposium (Sial) chiede il concordato preventivo

2020-09-30T11:49:55+01:0030 Settembre 2020 - 11:48|Categorie: Fiere|Tag: , , , , , |

Nanterre (Francia) – Comexposium, il terzo ente fieristico al mondo e organizzatore, tra i vari saloni, di Sial, ha chiesto al Tribunale commerciale di Nanterre di avviare la procedura di concordato preventivo. A causa della pandemia, l’ente ha visto crollare il proprio fatturato dai 440 milioni di euro del 2019 agli 80 milioni di quest’anno. “Quella di Comexposium è stata una storia di successo fino alla fine di febbraio. Le banche facevano a gara per prestarci denaro. Ma, a partire da marzo, con l’impossibilità di creare assembramenti a causa dell’emergenza sanitaria, non abbiamo più potuto fare il nostro lavoro: organizzare fiere. Abbiamo passato il tempo a rimandare gli eventi, dall’Eruopa al Canada, dalla Cina all’Australia passando per l’iNdia e il Sud-Est asiatico”, commenta al quotidiano francese Les Echos Renaud Hamaide, presidente di Comexposium.

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