Crac Mqm: buco da 220 milioni di euro. 700 licenziamenti. Coinvolti decine di punti vendita Billa

2012-05-14T11:13:07+02:0011 Maggio 2012 - 12:13|Categorie: Retail|Tag: |

Milano – Mqm è fallita. Il gruppo, che gestiva decine di supermercati in franchising con il marchio della tedesca Billa, ha fatto crac. I militari della Guardia di finanza hanno eseguito tre arresti nei confronti di Pietro Rosselli, imprenditore nella grande distribuzione alimentare, Leonardo Matarrese, imprenditore nel settore dell’elettronica, e di un ex avvocato, Maria Concetta Leo. L’ipotesi di reato è: bancarotta fraudolenta, appropriazione indebita e riciclaggio. I tre sono stati accusati di aver orchestrato il fallimento del gruppo che ha lasciato un buco da 220 milioni di euro e ha portato al licenziamento di 700 persone. Secondo gli inquirenti, infatti, avrebbero costituito, nel giugno del 2007, una galassia di società intestate a prestanome ottenendo finanziamenti dalle banche per 130 milioni di euro. Con questi soldi avrebbero aperto supermercati e ottenuto dai fornitori merce a credito che nel tempo svendevano. Il ricavato della vendita dei prodotti sarebbe stato dirottato su conti esteri, usati per acquistare yacht, quadri di valore e auto di lusso. E per espandere l’attività, attraverso un punto vendita, già aperto di recente a Biella, e altri in cantiere nel Nord Italia. Abbiamo cercato di contattare la sede centrale di Billa ma, ai numeri di telefono e di cellulare, nessuno risponde.

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