Cresce l’export di vino italiano nei Paesi terzi: Russia e Cina meglio degli Usa

2017-05-26T10:26:02+02:0026 Maggio 2017 - 10:26|Categorie: Vini|Tag: , , , , , |

Firenze – Cresce del 6,3% l’export del vino italiano nei mercati extra Ue, che nel primo trimestre del 2017 tiene il passo della media mondiale degli scambi (+6,1%) e vince il confronto con tutti i principali competitor, a eccezione del Cile (+17,8%) – ora davanti alla Spagna per valore –, con la Francia che chiude a +3,9%. Questo il quadro delineato dall’analisi dell’Osservatorio Paesi terzi di Business Strategies sui 12 principali mercati, che rappresentano una quota di mercato pressoché totale (96%) dell’import extra Ue di vino. L’inizio 2017 si è rivelato favorevole per gli scambi enologici, con la Francia che rimane top player, con un valore 1,269 miliardi di euro, seguita dall’Italia a 710 milioni di euro. “Tra le note positive c’è sicuramente la performance in Cina, dove a fronte di una fase di riflessione della domanda (+1,3%) l’Italia, con un incremento del 15,9%, fa meglio di gran parte dei suoi competitor”, sottolinea Silvana Ballotta, Ceo di Business Strategies. Secondo le elaborazioni su base doganale, bene i numeri in Russia, con +53,6% e un valore di 44,7 milioni, mentre rallentano gli Usa, dove l’incremento italiano (+4,3%) vale poco più della metà del trend dell’import di vino statunitense (+8,1%).

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