Bruxelles (Belgio) – Lo scorso 17 aprile l’Unione europea ha pubblicato una lista di prodotti (clicca qui), molti dei quali agroalimentari, che potrebbero essere soggetti a dazi doganali aggiuntivi se importati dagli Stati Uniti d’America. Una contromisura presa rispetto alle minacce del governo Usa che, cinque giorni prima, il 12 aprile, aveva reso nota una lista di prodotti europei – dal valore di 11 miliardi di dollari – che potrebbero essere soggetti a sanzioni a causa della disputa Airbus-Boeing (leggi qui). L’Ue ha avviato una consultazione pubblica che rimarrà aperta fino al 31 maggio, ma nessuna decisione sarà finalizzata – da entrambe le parti – fino a che l’Organizzazione mondiale del commercio si esprimerà sulla questione (attesa entro la fine di quest’anno per gli Usa e l’inizio del 2020 per l’Ue). “Anche se dobbiamo essere pronti a prendere delle contromisure nel caso in cui non ci siano altre possibili strade da percorrere, credo ancora che il dialogo debba prevalere tra partner importanti come l’Unione europea e gli Stati Uniti, per mettere fine a questa lunga disputa”, ha commentato il commissario Ue al commercio, Cecilia Malmstrom.
