Crescita del prodotto e del Consorzio. Sono questi gli obiettivi futuri dell’Ente per la tutela taleggio, discussi nel corso dell’Assemblea annuale del soci, in scena oggi a Bariano (Bg). Due le strategie principali, esposte dal presidente, Massimo Taddei, che i soci dovranno adottare. In primis, la difesa della qualità del taleggio. Un risultato che richiede di minimizzare la quantità di taleggio che, venduta con denominazione Dop, mina la credibilità del prodotto. Occorre allora individuare i parametri che identificano il taleggio in modo oggettivo e procedere con la “smarchiatura”, che priva della denominazione i prodotti che non rispettano i requisiti. Allo studio anche un packaging biodegradabile, per garantire la conservazione del taleggio mantenendone le caratteristiche. Seconda strategia: un’attenta informazione del consumatore sui valori del taleggio Dop. Le campagne pubblicitarie sono state affi ancate da “I Taleggiatori 2.0”, iniziativa lanciata, sul successo dello scorso anno, nei cinema italiani.
