Diretta Coronavirus/La guerra del latte. Il commento di Angelo Frigerio

2020-03-15T18:44:21+01:0015 Marzo 2020 - 18:44|Categorie: Formaggi, Latte|Tag: , |

Meda (Mb) – La guerra del latte, di cui abbiamo abbondantemente parlato sul sito, sta provocando reazioni contrastanti. Ci sono due problematiche contrapposte. Da una parte l’industria della trasformazione che si trova di fronte a una crisi senza precedenti. Il mercato dell’Horeca è crollato. Bar, ristoranti, pizzerie chiuse: un intero comparto in ginocchio. Con titolari dei negozi e grossisti che chiamano le aziende e/o gli agenti per bloccare i pagamenti e trasformarli in assegni. I fatturati crollano, i magazzini sono pieni di merce. Per fortuna i consumi “in casa” tengono ma non sono sufficienti. Di fronte a questo tsunami le aziende hanno chiesto una drastica riduzione delle forniture di latte ai conferenti. E qui si innesca un altro dramma. E’ quello delle stalle che si trovano improvvisamente con un eccesso di materia prima di cui non sanno che fare. Da qui il crollo dei prezzi. E la disperazione di chi si sente impotente. Un esempio su tutti:  la storia di una piccola stalla con annesso caseificio. L’hanno appena finito di costruire. Produce formaggi a pasta molle e ha come sbocco l’Horeca della sua regione. Il titolare è disperato. “Cosa ne faccio del latte in eccesso? Non me lo prende nessuno. Lo butto via”. Di fronte a questa situazione i proclami di battaglia non servono a nulla. Non si possono invocare i trattori e le vacche davanti a Montecitorio. E’ il momento del dialogo, come ha giustamente sottolineato Angelo Rossi, fondatore di Clal. Solo riunendo le forze e trovando soluzioni condivise si può superare la crisi. E’ l’ora di una tavolo in cui si possano incontrare gli agricoltori e l’industria, con la mediazione del Governo. L’appello è a tutte le organizzazioni di categoria affinché lo organizzino in fretta. Ogni minuto in più di ritardo rischia di compromettere la filiera. 

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