Teglio (Ch) – Marfisi Carni è un’azienda con 120 dipendenti che dal 1978 opera sul mercato della carne, principalmente bovina, con quasi 500 prodotti a catalogo (anche biologici). Walter Marfisi ha voluto rispondere alle nostre domande sulla situazione di mercato in piena emergenza Coronavirus. “E’ stato un periodo di vendite altalenanti”, esordisce, “la corsa alla ‘scorta’ genera dei boom temporanei in termine di vendite, ma poi arriva un momento di stasi. In ogni caso, dobbiamo ringraziare chi ci permette di lavorare. Il nostro è un bene di prima necessità e dobbiamo essere consapevoli di essere dei privilegiati in questo periodo. Naturalmente tutte le disposizioni impongono dei rallentamenti, ma noto una consapevolezza diffusa da parte degli operatori di settore del momento particolare. I nostri clienti sono comprensivi ed elastici. Elasticità che deve per forza riversarsi anche sulle modalità di lavoro, e che purtroppo non tutti dimostrano. Abbiamo deciso infatti di dividere il lavoro su due turni, per diradare il più possibile i contatti tra i dipendenti, e un sindacato si è lamentato di non essere stato consultato su questa disposizione. Nonostante ciò, continuiamo a garantire i posti di lavoro, magari gestendo alcune necessità con ferie e permessi. In ogni caso, la produzione è un po’ più lenta e i costi sono più alti, ma per salvaguardare il cliente finale abbiamo deciso di non toccare i prezzi del prodotto”.
