Roma – Il Covid-19 non è trasmissibile a polli e suini. Che, quindi, non rappresentano un rischio per la salute dell’uomo. Ad affermarlo è lo studio condotto dall’istituto di ricerca del governo tedesco Friedrich-Loeffler Istitut (FLI) e lo studio condotto da ricercatori cinesi ‘Susceptibility of ferrets, cats, dogs, and other domesticated animals to Sars–coronavirus 2’ pubblicato sulla rivista Science. Come riportato in un comunicato di Unaitalia, la ricerca tedesca ha coinvolto maiali, galline, pipistrelli e furetti, ai quali è stato iniettato il virus tramite vie nasali. Ad essere contagiati sono risultati soltanto pipistrelli e furetti. “In condizioni sperimentali, né i suini né i polli hanno dimostrato di essere suscettibili all’infezione da SARS-CoV-2”, fanno sapere dall’istituto (la cui valutazione completa e finale è prevista per l’inizio di maggio). Lo stesso risultato è dimostrato anche dallo studio cinese pubblicato su Science: secondo gli scienziati coinvolti nella ricerca, il virus si replica in modo efficace nei furetti e nei gatti e male nei cani, nei suini, nelle galline e nelle anatre.
