Diretta Coronavirus/Riserva San Massimo: “Terrà davvero il mondo alimentare?”

2020-04-07T10:00:46+02:007 Aprile 2020 - 09:59|Categorie: Pasta e riso|Tag: , , |

Gropello Cairoli (Pv) – “Dopo la pasta, il riso è il prodotto che è cresciuto di più in Gdo, con aumenti enormi di domanda e anche di prezzo fino al +15% sul grezzo, con il risone del Carnaroli ora a 0,45 euro al chilo”, esordisce Dino Massignani, responsabile della Riserva San Massimo, azienda produttrice di riso di altissima qualità al servizio di molti dei migliori ristoranti italiani, da Cracco ai Cerea. “Tutto questo si affianca al boom delle vendite online e alla tenuta dell’export, dunque in generale il settore va bene. Anche per noi i dati su export e online sono confermati, ma il nostro primo mercato è la ristorazione e lì i problemi sono enormi: non solo la chiusura delle attività ha costretto i locali a restituirci la merce ordinata in transito nelle spedizioni, ora inutilizzabile, ma non permette loro nemmeno di saldare i pagamenti in scadenza. Grossi disagi che si uniscono a una prospettiva di ripresa che vedo lontana: la situazione sarà normale probabilmente solo quando avremo il vaccino, oppure il virus scemerà ma ci vorranno mesi, è inutile nascondersi dietro tiepide speranze. Il mondo alimentare in Gdo adesso è in una situazione di crescita, ma vedremo poi quanto rimarrà in tasca alle famiglie per il dopo: una forte contrazione è da tenere in considerazione”. Massignani sottolinea dunque che anche il settore alimentare vivrà svariate difficoltà: “Se per le prossime settimane non ci sarà ancora la possibilità di avere grossa forza lavoro nelle campagne, siamo sicuri che frutta e verdura poi potranno riuscire ad avere raccolti tradizionali? Io ne dubito”.

Nella foto: da sinistra, lo chef Carlo Cracco insieme a Dino Massignani, responsabile della Riserva San Massimo

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