Washington – Si è chiusa oggi l’edizione estiva di Fancy Food. La rassegna del “meglio del food” per il mercato Usa sconta lo spostamento nella capitale. La tradizionale location di New York ha dovuto subire un profondo rinnovamento. Per questo ci sono voluti due anni di lavoro. Ma non si è riusciti a terminarli a tempo. Tutto viene dunque rimandato al prossimo anno. Nel frattempo molti dei buyer di importanti catene hanno declinato l’invito. L’evento ne ha risentito. I corridoi non erano pieni come nelle precedenti edizioni. Anche se molti espositori hanno rimarcato la qualità dei buyer presenti a Fancy Food. Folta la presenza degli italiani, come sempre, che occupavano lo stand più grande della fiera. Una collettiva, organizzata da Universal Marketing, che ha confermato l’importanza del Made in Italy sul mercato americano. Molti i “vecchi” del settore ma anche qualche new entry. Società che sempre più intendono espandersi all’estero. Ma il mercato Usa è molto difficile. Occorre studiarlo con attenzione per evitare passi falsi. Fondamentale è la scelta del (o dei) partner della distribuzione. Inutile dire invece della folta presenza di Italian Sounding. Una piaga che conferma però quanto il prodotto italiano sia amato e ricercato.
