Castel Bolognese (Ra) – È stato inaugurato lo scorso 30 settembre a Castel Bolognese, in provincia di Ravenna, il più grande impianto europeo per la lavorazione, il confezionamento e lo stoccaggio del kiwi. Di proprietà di Agrintesa, maggior produttore di kiwi della penisola, l’impianto, ribattezzato ‘Excalibur’, ha richiesto un investimento pari a 5 milioni di euro. In base alle previsioni, nel giro di tre-quattro anni la produzione dovrebbe quasi quintuplicarsi, fino a raggiungere le 25mila tonnellate di kiwi giallo e le 45mila di kiwi verde. L’impianto, realizzato su misura dalla cesenate Ser.mac, specializzata in macchinari per la lavorazione dell’ortofrutta, è composto da due calibratrici, ciascuna dotata di otto linee con una capacità oraria di 40 tonnellate. La fase di confezionamento consta di due linee e ha una potenzialità di 18-20 tonnellate l’ora. Ma è un’altra la vera rivoluzione: l’impianto è in grado di rilevare qualsiasi difetto del singolo frutto, sia interno che esterno. Ed è quindi in grado di identificare le anomalie della polpa come parti morbide, ammaccature, danni da insetto, marcescenze e sovra-maturazione. Interamente automatizzati anche i processi di etichettatura e tracciabilità. Presenti anche due nuovi tunnel di raffreddamento rapido per la gestione del prodotto destinato all’export oltremare, 1.200 posti pallet di stoccaggio e 44 celle di conservazione.
È firmato Ser.mac il nuovo impianto per la lavorazione del kiwi di Agrintesa
federica2017-10-03T10:28:56+02:003 Ottobre 2017 - 10:28|Categorie: Ortofrutta, Tecnologie|Tag: agrintesa, kiwi, Ser.mac|
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