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Eda: lettera aperta del presidente Michel Nalet alla commissione europea

2023-06-29T12:47:43+02:0014 Dicembre 2018 - 16:18|Categorie: Formaggi, Mercato|Tag: , , |

Dura missiva di Michel Nalet, presidente di Eda, l’associazione europea delle imprese lattiero casearie, alla commissione europea. “Oggi, in un momento in cui dovremmo celebrare il 25esimo anniversario del completamento del mercato unico europeo, questo mercato unico non funziona più come dovrebbe per latte e prodotti lattiero caseari e per il cibo in generale”, scrive il presidente ai massimi organi europei. Tra i temi più spinosi affrontati dalla lettera aperta, quello dell’etichettatura del latte: “Abbiamo una qualità del latte Ue definita dalla legislazione alimentare europea armonizzata. Pertanto, i decreti sull’etichettatura di origine nazionale non hanno alcuna giustificazione legale o tecnologica e sappiamo tutti che sono alimentati da motivazioni puramente politiche. Come industria lattiero casearia, abbiamo contato invano sulla commissione europea, custode del trattato, per reagire fermamente e opporci a queste proposte nazionali”. E continua: “Purtroppo, le nostre preoccupazioni non sono state ascoltate. Quello che possiamo vedere ora è un’ondata di leggi nazionali che distruggono il mercato unico dell’Ue per latte e prodotti lattiero caseari, a cominciare da Francia e Italia, seguiti da Lituania, Grecia, Finlandia, Romania, Portogallo e Spagna”. Nalet si sofferma poi sul tema dell’etichettatura nutrizionale: “Questi numerosi e diversi schemi di etichettatura nutrizionale in stile semaforo hanno un grave impatto negativo sulla libera circolazione del latte e dei prodotti lattiero caseari”, spiega il presidente. “Come industria lattiero casearia, non vediamo alcun beneficio logico o per il consumatore in uno schema di etichettatura nutrizionale in cui una bevanda a base di soda dietetica è migliore di quella del latte”. Infine, un tema che riguarda direttamente l’export, cioè quello delle certificazioni veterinarie, sia negli scambi intra che extra Ue: “Occorre una soluzione pragmatica per il commercio di materie prime e di prodotti finiti. La soluzione richiede una stretta collaborazione tra i servizi della Commissione europea e le competenti autorità degli Stati membri”, conclude Nalet.

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