Ente nazionale risi: “Necessario imporre limiti all’import della varietà Japonica dalla Birmania”

2019-06-05T11:02:14+02:005 Giugno 2019 - 11:02|Categorie: Pasta e riso|Tag: |

Milano – Aumenta l’import di riso lavorato Japonica non soggetto a dazio. Come fa sapere l’Ente nazionale risi, dall’inizio della campagna fino al 30 aprile 2019 sono state importate 34mila tonnellate di riso Japonica, un livello più che doppio rispetto a un anno fa e superiore al volume registrato in tutta la scorsa campagna. Dopo l’applicazione della clausola di salvaguardia sull’importazione di riso lungo B dai Pma (Paesi meno avanzati), il problema ora riguarda anche le importazioni a dazio zero di questo riso lungo A proveniente dalla Birmania. “Chiediamo alla Commissione Ue di non farci attendere anni per ottenere una clausola di salvaguardia a difesa del riso Japonica, che è una produzione storica europea”, ha esordito Paolo Carrà (nella foto), presidente dell’Ente nazionale risi, a Bruxelles di fronte al Comitato di gestione. Secondo l’Ente risi, infatti, “è di vitale importanza che la Commissione europea monitori la situazione e che agisca tempestivamente per aprire un’inchiesta al fine di accertare le condizioni per il ripristino dei normali dazi della tariffa doganale comune”.

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