Limito di Pioltello (Mi) – Giuliana Albera e Marina Caprotti, che detengono il 70% di Esselunga, puntano ad arrivare al 100% del capitale. Un obiettivo possibile solo con l’acquisto del restante 30%, nelle mani dei figli di primo letto di Bernardo Caprotti, ovvero Giuseppe e Violetta. E proprio sul valore delle quote si sta consumando l’ennesimo scontro tra gli eredi del fondatore di Esselunga. Per dirimere la questione sono scesi in campo studi legali e advisor di primissimo livello: Violetta ha nominato come avvocato Giampiero Succi dello studio Bonelli Erede, e come advisor Mediobanca. I professionisti sono convinti che il valore di Esselunga si attesti sui 6 miliardi di euro, quindi Giuseppe e Violetta non sono disposti a cedere le proprie quote in base a valori inferiori. Giuliana e Marina, però, sono in possesso di report che assegnano al gruppo un valore di 4 miliardi. Inevitabile, a questo punto, la trattativa tra i consulenti. Che si preannuncia lunga e complicata. Secondo quanto stabilito nel 2017, la catena dovrebbe essere quotata in Borsa entro il 2021. Per evitare la quotazione, Giuliana e Marina puntano a raggiungere un accordo entro due anni. Ma se non verrà trovato un punto d’incontro, la vicenda finirà in tribunale.
Esselunga: gli eredi in guerra sul valore della catena
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