Esselunga: il lodo dà ragione a Bernardo Caprotti. Ma i figli annunciano ricorso

2023-06-14T16:28:59+02:0027 Luglio 2012 - 09:27|Categorie: Retail|Tag: , , |

 

Milano – In merito alla disputa legale che contrappone Bernardo Caprotti, Gran patron di Esselunga, ai figli Giuseppe e Violetta, che lo accusano di aver leso i loro diritti, con un’intestazione delle azioni contraria alle intese, proprio ieri, il collegio arbitrale composto da tre dei maggiori giuristi italiani (Ugo Carnevali presidente, Pietro Trimarchi per Bernardo Caprotti, Natalino Irti per Giuseppe e Violetta) e chiamato a stabilire chi fosse il vero proprietario delle azioni ha pronunciato il lodo. Che, come si legge in comunicato diramato da Esselunga: “Ha accertato inappellabilmente che Bernardo Caprotti ha esercitato i suoi diritti secondo i patti sottoscritti con i figli Bernardo Caprotti è il dominus di Esselunga e della stessa può disporre nel rispetto delle leggi che governano il Paese”. La nota, quindi, ribadisce che il Gran patron, nell’assumere la piena titolarità del controllo del gruppo, ha agito secondo i patti a suo tempo definiti. E oggi può esercitare le proprie prerogative senza limitazione alcuna. Nel frattempo, però, i figli Giuseppe e Violetta hanno promosso una iniziativa legale civile innanzi al Tribunale di Milano con udienza in ottobre. Così come emerge da una nota diffusa ieri: “Giuseppe e Violetta Caprotti dichiarano che il lodo è impugnabile e che è stato pronunciato a maggioranza con una ferma e durissima presa di posizione dell’arbitro professor Natalino Irti, il quale ha evidenziato gravi violazioni processuali nonché giudizi arbitrali contrari a principi di ordine pubblico. Il lodo ha definito inoltre di compensare parzialmente le spese. Giuseppe e Violetta Caprotti annunciano inoltre che il lodo sarà impugnato per le cause ammesse dalla legge e in ogni caso pende un separato giudizio presso il tribunale di Milano volto a ripristinare la legalità della vicenda”. (NC)

Torna in cima