Reggio Emilia – L’inchiesta che ha portato, nei giorni scorsi, alla perquisizione di caseifici e magazzini di stoccaggio di grana padano e parmigiano reggiano Dop, coinvolge anche Dante Bigi, fondatore del colosso Nuova Castelli. L’imprenditore è finito nel registro degli indagati della Procura di Parma, insieme a Luigi Fici, amministratore delegato di Nuova Castelli e Mario Panazza, presidente del Cda della Casearia Gentile e della Casearia Tricolore, entrambe coinvolte nell’indagine e controllate da Nuova Castelli. I tre sono accusati di frode nell’esercizio del commercio e contraffazione di indicazioni geografiche o denominazioni di origine dei prodotti agroalimentari. Ma da Nuova Castelli arriva una secca smentita: “Quello effettuato dai Carabinieri all’interno della nostra azienda è stato un controllo sulla regolarità dei prodotti, nell’ambito di una normale attività ispettiva”. Luigi Fici, da soli due mesi amministratore delegato di Nuova Castelli – realtà controllata dal Fondo Charterhouse Capital Partners, che ha provveduto alla nomina dello stesso Fici nel ruolo di Ad – definisce la posizione dell’azienda in merito all’indagine sulla qualità dei formaggi ed alla perquisizione effettuata dai militari del Nucleo Antifrode. “L’attività dell’azienda – dice Fici – sta normalmente proseguendo e nulla si è fermato. Tutto va avanti nel segno della vigilanza, della tracciabilità e della correttezza dei prodotti. Elementi che il nuovo management di Castelli, in questi primi due mesi di attività, ha messo al centro del proprio impegno”. Prosegue la nota: “L’azienda, soprattutto dal momento in cui la nuova dirigenza ha preso la guida delle attività, opera sulla base di uno stringente codice etico, di nuove procedure a garanzia della qualità e sotto il controllo di un organismo di vigilanza esterno che – nella sua imparzialità – è in grado di verificare e valutare l’eccellenza dei prodotti che escono da Nuova Castelli”. Aggiunge Fici: “Proprio su questo si fonda la nostra produzione”. Nella nota diffusa dall’azienda si legge anche: “Un contesto di trasparenza sottoscritto in pieno anche da Mario Panazza, in rappresentanza delle due casearie – Tricolore e Gentile – delle quali è presidente del Cda. Una scelta aziendale d’eccellenza, che non consente di nascondere niente e che permette di verificare in ogni momento la qualità dei formaggi del Gruppo”. Conclude Fici: “In un’ottica del genere Nuova Castelli è a completa disposizione di coloro che conducono indagini assolutamente doverose. Ed accoglie con serenità ed estremo spirito collaborativo una verifica che, alla fine, si rivelerà come ulteriore elemento di garanzia a tutela della nostra qualità. Consentendo di certificare una volta di più – se mai ce ne fosse bisogno – la correttezza delle procedure e l’eccellenza dei prodotti di Nuova Castelli”.
