Francia, la penuria di burro è causata dello scontro sul prezzo fra industria e Gdo

2017-10-26T11:48:05+02:0026 Ottobre 2017 - 11:48|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , , |

Parigi (Francia) – In Francia è allarme per la mancanza di burro sugli scaffali di diversi supermercati della Gdo, dalla metà del mese di ottobre. La questione, che sta riempiendo le pagine dei quotidiani nazionali, non è affatto secondaria per un Paese dove il consumo di burro è fra i più alti del mondo, sia per l’utilizzo a crudo che in moltissime preparazioni tipiche, a cominciare dai celebri croissant. I retailer spiegano ai consumatori quella che definiscono ‘penuria’ citando alcuni eventi che hanno condizionato i prezzi e la disponibilità di burro nel 2017: la riduzione della produzione in Europa e Nuova Zelanda, l’aumento delle importazioni e dei consumi da parte di alcuni mercati del Sud Est Asiatico. Ma in realtà, come spiega la stampa francese, questa mancanza di prodotto è da attribuire al braccio di ferro fra industria e distribuzione, in tema di prezzi. Gli industriali chiedono una rinegoziazione del prezzo stabilito a febbraio, con aumenti compresi tra il 5 e il 10%, in virtù dell’impennata mondiale dei prezzi. Dal canto suo la Gdo rifiuta di aumentare, in corso d’opera, i prezzi stabiliti come d’abitudine all’inizio della stagione, in febbraio. “C’è troppa rigidità nelle negoziazioni da parte della Gdo”, commenta Alain Le Boulanger, della Fédération nationale des industries laitières (Fnil), sulle pagine del quotidiano Le Télégramme. “In Germania i prezzi dei panetti di burro sono cresciuti del 50% in un anno, mentre in Francia solo del 12%”.

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