Gli affari di Mincione

2020-10-05T11:57:49+02:005 Ottobre 2020 - 11:57|Categorie: Mercato|

Roma – Nel 2013, l’anno prima dell’operazione relativa al palazzo londinese di Sloane Avenue, la Santa Sede sarebbe stata avvertita sul finanziere Raffaele Mincione, tra i 15 indagati dalla giustizia vaticana e proprietario del fondo Athena. Che avrebbe ricevuto dal Vaticano oltre 200 milioni di dollari per l’acquisto dell’immobile – 40 milioni sarebbero stati versati a Mincione a titolo di conguaglio – e per altre operazioni. Secondo quanto ha scritto il Corriere l’1 ottobre, il dipendente Vincenzo Mauriello curò personalmente l’acquisizione delle informazioni su Mincione, socio di Conad in Bdc, la società che ha rilevato la rete di Auchan in Italia. In un rapporto della gendarmeria, firmato dal dottor Alessandrini, viene messo nero su bianco che il finanziere: “Non era persona moralmente adatta ad avere rapporti con la Segreteria di Stato”. Il rapporto quindi sconsigliava il cardinale Angelo Becciu, sostituto per gli affari generali alla Segreteria di Stato, e mons. Alberto Perlasca, di intraprendere qualsiasi investimento. Cosa che però non è avvenuta. Becciu si è dimesso il 24 settembre dal suo incarico e dal cardinalato, e il sospetto degli inquirenti è che per l’operazione immobiliare siano stati distratti fondi anche dall’Obolo di San Pietro. Altro aspetto da chiarire è la necessità di utilizzare faccendieri e banchieri, con parcelle da centinaia di migliaia di euro per ciascuno. Il finanziere risulta indagato anche dalla procura di Roma per riciclaggio: “A Londra”, si legge sul Corriere della Sera del 30 settembre, Mincione avrebbe acquisito le competenze per mettersi in proprio come consulente e con sue società, così da entrare negli affari immobiliari di Becciu grazie all’accordo con il broker Gianluigi Torzi”. Inoltre, a metà luglio, mentre si trovava all’Hotel de Russie di Roma, Mincione è stato raggiunto dalla polizia su mandato della magistratura vaticana, per convocarlo in commissariato e sequestrargli i cellulari e il tablet. E ancora: un mese prima erano stati sequestrati i suoi conti correnti in Svizzera, sempre in relazione all’operazione immobiliare di Londra.

In foto: il Palazzo di Sloane Avenue a Londra

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