I vini d’Alsazia conquistano l’Italia: grande successo per #DrinkAlsace in Tour 2019

Milano – Torino, La Morra, Verona, Padova e Milano: sono state queste le tappe del #DrinkAlsace in Tour 2019. Un giro di degustazioni guidate, conclusosi con la serata milanese del 30 settembre scorso, che ha avuto come attori principali i vini d’Alsazia, presentati dal loro ambasciatore per l’Italia, Andrea Zarattini. Nel corso di masterclass con protagonisti Crémant d’Alsace, Riesling e Gewurztraminer alsaziani e il Pinot noir d’Alsace, rosso la cui crescita è in costante aumento, i professionisti partecipanti agli appuntamenti hanno attraversato virtualmente la regione francese, curiosando tra storia, terroir, vini tipici e tradizione. “Quando ci si avvicina ai vini d’Alsazia vale la pena ricordare che parliamo di vini e soprattutto di vitigni che hanno avuto un passato, anche molto remoto, particolarmente complesso che ancora oggi esercita la sua influenza”, spiega Andrea Zarattini. “In un bicchiere di vino sono spesso racchiusi molti valori che diamo spesso per scontati e che ci aiutano ad apprezzarne meglio la sostanza. I vini d’Alsazia meritano una riflessione anche in questo senso”. L’iniziativa #DrinkAlsace in Tour poggia le sue basi su un mercato, quello italiano, che da sempre è di grande interesse per la regione francese. I dati export sull’Italia sono decisamente positivi: ad oggi, per tutte le Aoc si riscontra un +16,2% in volume e in valore rispetto al 2017, che si traduce in 600mila bottiglie esportate, di cui 440mila di vini fermi (+21,4%)  e 160mila di Crémant d’Alsace (+4,2%). “I vini d’Alsazia con i loro profumi e aromi sorprendenti, dai più leggeri ai più importanti, sono delle ottime alternative nella scelta dei consumatori e professionisti italiani da sempre alla ricerca di novità”, sottolinea il responsabile export del Conseil Interprofessionnel Vins d’Alsace (Civa), Foulques Aulagnon. “Il pubblico italiano è curioso e ama molto gli alsaziani, posizionandoli come vini gastronomici, li considerano ottimi alleati in fatto di abbinamento cibo – vino, come nella tradizione francese più classica”.

Torna in cima