New York – Secondo l’analisi di Ice New York, sulla base dei dati diffusi dall’U.S. Department of commerce, l’Italia si conferma il primo esportatore di vino negli States. Il valore dell’export vinicolo italiano oltre oceano ha sfiorato quota 1,5 miliardi di dollari, in leggero calo (-1,24%) rispetto allo scorso anno, con una quota di mercato del 29,2% sul totale importato. Segue la Francia con un fatturato pari a 1,37 miliardi di dollari (+9,20%) e una quota di mercato del 27,18%. Frena, invece, l’import dall’Australia (-4,03%). “La concorrenza da parte dei Paesi emergenti si fa sempre più agguerrita”, afferma Aniello Musella, direttore di Ice New York. “L’Argentina e il Cile, infatti, hanno esportato vini per 0,4 e 0,3 miliardi di dollari in crescita, rispettivamente, del 17,7% e del 16,4% rispetto all’anno precedente”. Tra le diverse tipologie, cresce la domanda statunitense di vini spumanti, con esportazioni italiane in aumento del 5,6% a 187,7 milioni di dollari. La Francia si conferma leader in questo comparto con una quota di mercato del 65%, mentre l’Italia segue al 24,1%. Complessivamente l’import statunitense ha registrato un incremento a valore del 5,07%, pari a 5,06 miliardi di dollari. (PF)
