Il Brasile apre all’export di salumi stagionati almeno 30 giorni

2014-06-19T17:52:16+01:0019 Giugno 2014 - 17:36|Categorie: Salumi|

Milano – Apertura del mercato brasiliano ai salumi italiani. È stato pubblicato ieri il provvedimento con cui le autorità locali hanno riconosciuto la regionalizzazione della malattia vescicolare e quindi autorizzato l’ingresso di prodotti di salumeria stagionati almeno 30 giorni, che si aggiungono a quelli già esportabili nel Paese, come prosciutti crudi, prosciutti cotti, mortadelle e cotechini. L’apertura è, in realtà, circoscritta ai salumi realizzati nella cosiddetta “Macroregione del Nord”, che comprende Lombardia, Emilia Romagna, Veneto, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Marche e le province autonome di Trento e Bolzano. “L’apertura del Brasile è una buona notizia, che ci rincuora ma che non ci basta”, afferma il presidente di Assica, Lisa Ferrarini, in un comunicato diffuso dall’Associazione.”Purtroppo l’impossibilità di esportare da tutte le regioni italiane dipende dalla persistenza di alcune malattie veterinarie in alcune zone del nostro Paese. Non siamo più disposti a tollerare che questa situazione danneggi così fortemente le imprese nell’export”. Il mercato brasiliano è stato molto dinamico, per la salumeria italiana, nel 2013. Secondo i dati forniti da Assica, le esportazioni dei salumi italiani hanno segnato un +21% in valore e +20% in quantità e se si considerano gli ultimi cinque anni il totale dell’export è più che raddoppiato.

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