Il consiglio dei ministri approva il decreto latte. Contratti minimi di un anno e prezzo fisso

2015-04-30T09:48:37+01:0030 Aprile 2015 - 09:48|Categorie: Formaggi, Latte|Tag: , , , , |

Roma – Approvato ieri sera in consiglio dei ministri il tanto atteso decreto che contiene misure urgenti per l’agricoltura, in particolare per il settore latte. Il documento, oltre alla rateizzazione in tre anni senza interessi per le multe dell’ultima campagna e alla compensazione, sempre rispetto all’ultima campagna latte, entra nel merito degli accordi di fornitura del latte tra allevatori e aziende. Viene fissata una durata minima di un anno dei contratti, obbligatoriamente in forma scritta, che devono espressamente contenere il prezzo da pagare alla consegna, che può essere fisso o legato a fattori determinati, come indicatori di mercato, volume consegnato e qualità o composizione del latte crudo. Inoltre, viene rafforzato il livello di tutela degli allevatori e dei produttori di latte, attraverso una riforma dell’art. 62 che prevede un monitoraggio dei costi medi di produzione del latte crudo da parte di Ismea, secondo le metodologie stabilite dal ministero delle Politiche agricole. I dati verranno elaborati mensilmente e costituiranno un benchmark ai fini delle segnalazioni all’Antitrust, che potranno essere effettuate dall’Ispettorato repressione frodi del Mipaaf (Icqrf). Inasprite le sanzioni per violazioni delle prescrizioni dell’articolo 62, con multe che vengono innalzate da  3mila fino a 50mila euro. Per rafforzare la filiera, il decreto introduce anche la possibilità di creare un unico organo interprofessionale, che potrà prendere decisioni valide “erga omnes”, a determinate condizioni.  L’organizzazione interprofessionale deve arrivare al 20% di rappresentatività degli operatori e ha un campo d’azione che comprende le regole di produzione, la commercializzazione, la promozione, i contratti tipo, la tutela ambientale e la ricerca.

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