Cadoneghe (Padova) – Un gesto estremo le cui ragioni sono ancora da chiarire. Egidio Maschio (foto), fondatore con il fratello Giorgio del gruppo specializzato nella produzione di macchine e attrezzature agricole ‘Maschio Gaspardo’, si è ucciso con un colpo di fucile al petto poco dopo le 6.30 di ieri. A ritrovare il corpo, nella sede di Cadoneghe, un dipendente. L’imprenditore, che aveva 73 anni, guidava un’azienda in crescita, con 16 stabilimenti produttivi in Italia e tre all’estero (Cina, India e Romania) e un fatturato a circa 324 milioni di euro. Era anche molto amato dai dipendenti, tanto che questi, per il bene dell’azienda, avevano rinunciato a un aumento. Secondo le prime indiscrezioni, trapelate da alcuni quotidiani, motivo del suicidio potrebbero essere i debiti con le banche. A inizio mese Maschio, azionista di maggioranza, aveva deciso di affidare la gestione a manager esterni, spiegando: “Dopo il 2009, in un periodo in cui molte aziende italiane hanno perso competitività e ridotto gli investimenti, noi abbiamo continuato a investire crescendo in termini di fatturato, posti di lavoro e quote di mercato. Ora è necessaria una fase di consolidamento e sono sicuro che la scelta di affiancare alla famiglia Maschio due manager di grande esperienza in campo industriale e finanziario rappresenti la direzione giusta per affrontare le prossime sfide”.
In foto: Egidio Maschio durante l’inaugurazione dell’impianto di produzione in Cina, nel novembre del 2014.