Il vino italiano di alta qualità non teme la Brexit

2020-01-02T15:11:43+02:002 Gennaio 2020 - 11:30|Categorie: Vini|Tag: , |

Bologna – Secondo l’Istituto Grandi Marchi, nel 2020, in Gran Bretagna, il 59% degli inglesi comprerà le etichette top italiane anche a fronte del nuovo quadro economico imposto dalla Brexit. Come mostrano i risultati dello studio commissionato all’osservatorio Wine Monitor di Nomisma, dal titolo ‘I vini italiani di alta qualità nel mercato Uk. Tra Brexit e concorrenza francese’, più della metà del campione intervistato (mille wine users di età compresa tra i 18 e i 65 anni) ha dichiarato infatti che continuerà a consumare le stesse quantità di vino delle etichette top italiane, anche in caso di innalzamento dei prezzi. Non si può dire lo stesso nei confronti del vino made in Italy in generale, verso cui le prospettive sono un po’ meno rosee: a fronte di eventuali rincari, l’11% smetterebbe di acquistarli e il 42% continuerebbe a consumarli, ma in quantità ridotte. “In uno scenario di possibile aumento dei prezzi, la qualità risulta l’unico fattore in grado di mantenere invariati i consumi”, sottolinea Denis Pantini, responsabile Nomisma Wine Monitor in un’intervista pubblicata da Italia Oggi. Malgrado le prospettive incerte, la Gran Bretagna rappresenta il terzo mercato di sbocco in assoluto per il made in Italy, dopo Stati Uniti e Germania, con un fatturato che nel 2018 ha sfiorato gli 811 milioni di euro, per il 40% dovuti al Prosecco.

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