Incendio Veronesi. Antonio Chemello, direttore dello stabilimento: “Le forze dell’ordine seguono tutte le piste”

2015-07-15T14:59:50+02:0014 Luglio 2015 - 11:10|Categorie: Mercato|Tag: , , |

Ospedaletto Euganeo (Pd) – Pochi commenti e tanta voglia di tornare a lavorare al più presto possibile, da parte di Antonio Chemello, direttore dello stabilimento della Mangimi Veronesi, dove nella notte tra sabato e domenica scorsa sono stati date alle fiamme 15 camion carichi di mangimi: “I danni sono ancora da stimare. Bisogna calcolare il costo dei mezzi, che non sono di nostra proprietà e naturalmente delle merci. Fortunatamente le fiamme non si sono estese ai capannoni”. Molta prudenza sulla matrice dell’attentato: “Sinceramente sto pensando ad altro, soprattutto a riprendere regolarmente le consegne. Non mi sono fatto un’idea precisa sui possibili responsabili, ma so che le forze dell’ordine seguono diverse piste”. Anche quella della protesta “ambientalista”, a causa della scritta “No Ogm, no allevamenti”, ritrovata su un muro nelle vicinanze. Rivendicazione o depistaggio? Quel che è certo è che nel recente passato alcune proteste contro la commercializzazione di mangimi geneticamente modificati, davanti allo stabilimento, ci sono state: “È un fatto oggettivo. Anche se si è sempre trattato di manifestazioni assolutamente pacifiche”. Molti gli attestati di solidarietà arrivati in azienda: “In particolare quello della famiglia Veronesi, che ci ha dimostrato una grande vicinanza”. Ora si pensa soprattutto a ripartire, senza particolari timori per nuovi attentati: “Non c’è tempo di avere paura. Grazie alla pronta risposta dei nostri collaboratori siamo riusciti a limitare al minimo i danni e ritornare rapidamente alla regolare consegna delle merci”.

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