Ismea: segnali positivi per i comparti burro e suini

2015-03-03T10:14:41+01:003 Marzo 2015 - 10:14|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – Secondo i dati diffusi da Ismea, si intravedono segnali positivi per alcuni comparti in sofferenza, come il burro, alcune produzioni ortofrutticole, patate in primis, e i suini. Le prospettive per questa settimana, secondo la nota dell’Istituto, sembrano confermare l’andamento positivo dei prezzi del burro anche sui mercati italiani, oltre che su diverse piazze europee. La situazione tuttavia sembra ancora fluida sul lato della domanda, con la Cina che nel 2014 ha incrementato le importazioni di burro di un eloquente +54%. Dati positivi anche per l’export europeo, con progressi soprattutto in Medio Oriente, Marocco ed Egitto e un più 17% complessivo nell’ultima annata. Al contrario del burro, le esportazioni Ue di formaggi chiudono con un pesante -8% e con un crollo del 48% in Russia. Sui mercati italiani, parmigiano reggiano e grana padano mantengono un andamento stazionario. Dalle prime contrattazioni sul circuito del latte ovicaprino emerge invece un prezzo decisamente più elevato rispetto all’esordio della scorsa campagna, con valori prossimi ad 1 euro per litro. Situazione stazionaria, secondo le rilevazioni Ismea, per le carni avicole. Piuttosto debole il mercato bovino, con cedimenti per i tagli di vitello associati ad un’offerta polacca in ulteriore espansione. Clima complessivamente migliore sul mercato dei suini, grazie alla notizia dell’imminente introduzione degli aiuti Ue all’ammasso privato. Per i tagli freschi, i prezzi dovrebbero comunque mantenersi stabili, mentre i capi da macello potrebbero beneficiare di qualche aumento seppure marginale.

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