Istat, lattiero caseario: in calo gli allevamenti (-2,7%) e i trasformatori (-3%) per Dop, Igp e Stg

2014-09-18T16:12:09+02:0018 Settembre 2014 - 16:12|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Roma – Secondo l’analisi diffusa oggi dall’Istat, il settore lattiero caseario comprende 47 prodotti riconosciuti in sede europea (45 Dop, uno Igp e uno Stg), di cui 45 attivi al 31 dicembre 2013. Quanto al panorama delle aziende, a fine 2013 nella filiera lattiero casearia erano coinvolti 28.589 operatori, di cui 27.190 produttori, che conducono 29.357 allevamenti e 1.691 trasformatori con 2.917 impianti di trasformazione. Prosegue, anche se in misura ridotta rispetto al 2012, il calo dei produttori/allevatori (-557 unità, -2%) e degli allevamenti (-819 strutture, -2,7%); il calo di 1.709 allevamenti registrato nel Nord, viene in parte compensato dall’aumento di 1.028 strutture meridionali, di cui 976 sarde. Sempre nel 2013, diversamente dall’anno precedente, si registra una lieve contrazione dei trasformatori (-52 unità, -3%) e degli impianti (-73 strutture, -2,4%). Nel corso dell’anno si sono affacciati nel settore caseario 3.623 nuovi operatori che compensano solo parzialmente i 4.230 usciti. Dal punto di vista territoriale, il maggior numero di produttori e di allevamenti del Nord si trova in Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna, del Centro in Toscana e Lazio e del Mezzogiorno in Sardegna. In particolare, in Sardegna sono presenti ben 10.915 allevamenti (+976, +9,8% rispetto al 2012) che rappresentano il 37,2% del totale nazionale delle strutture per l’allevamento di animali. Le uniche due regioni prive di allevamenti certificati sono la Liguria e l’Abruzzo. Oltre l’80% dei trasformatori sono concentrati nel Nord, principalmente in Emilia-Romagna, Lombardia, Valle d’Aosta e Piemonte.

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