Istat, prezzi al consumo: alimentari lavorati a +0,1% su base mensile

2015-02-20T13:26:51+02:0020 Febbraio 2015 - 13:26|Categorie: Mercato|Tag: , , , |

Roma – Secondo i dati diffusi oggi dall’Istat, nel mese di gennaio 2015 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, diminuisce dello 0,4% rispetto al mese precedente e dello 0,6% nei confronti di gennaio 2014 (a dicembre la variazione tendenziale era nulla). La flessione su base annua dell’indice generale è dovuta in larga misura all’accentuarsi della caduta tendenziale dei prezzi dei Beni energetici e al rallentamento della crescita annua dei prezzi dei servizi. In generale, l’inflazione acquisita per il 2015 è pari a -0,6%. Entrando nel dettaglio del comparto alimentare, i dati Istat rilevano un aumento dello 0,5% su dicembre e non variano su base annua (era -0,2% a dicembre). Una dinamica legata principalmente all’andamento dei prezzi dei prodotti non lavorati, che aumentano dell’1,3% in termini congiunturali e registrano un’attenuazione della flessione tendenziale che, da -0,6% di dicembre, si riduce a -0,3%. I prezzi dei prodotti lavorati fanno registrare un aumento su base mensile contenuto (+0,1%) e una lieve accelerazione della crescita su base annua (+0,4%, da +0,3% del mese precedente). Da segnalare il rialzo del prezzo dell’olio d’oliva (+1,4 % e +1,1%, rispettivamente, in termini congiunturali e tendenziali).

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