La carne rossa di razza piemontese promossa a pieni voti nel convegno scientifico di Carrù (Cn)

2019-10-02T16:27:35+01:002 Ottobre 2019 - 09:51|Categorie: Carni|Tag: |

Carrù (Cn) – La carne bovina di razza piemontese è sana e non fa male. E’ la conclusione a cui è giunta una commissione di esperti di nutrizione e alimentazione nel corso del 4° convegno scientifico che si è svolto a Carrù (Cn) venerdì 27 settembre presso la ‘Casa della Piemontese’. Il convegno, dal tema volutamente provocatorio ‘Carne rossa, come il pesce?’ e presieduto dal giornalista e critico gastronomico Edoardo Raspelli, ha promosso a pieni voti questa carne dopo attente analisi del prodotto, sia nutrizionali che salutistiche. “La carne di razza piemontese ha una bassa percentuale di grassi saturi e colesterolo e una buona quota di Omega 3”, ha spiegato Gianfranco Occelli, responsabile scientifico del Consorzio per la Tutela del Bue Grasso di Carrù. “La carne rossa non è nociva per la salute e non ha un’incidenza significativa sulla formazione di tumori al colon”, ha affermato Enrico Veronese, biologo nutrizionista. “Il rischio assoluto di contrarre il cancro è dell’1% e riguarda solo il consumo di carni processate e industriali e quindi non attribuibile alla carne di razza piemontese, prodotta con metodi ‘green’”. Al convegno hanno preso parte, oltre ai rappresentanti di Anaborabi (Associazione degli allevatori della razza bovina piemontese) e Coalvi (Consorzio di tutela della razza piemontese), anche la biologa nutrizionista Gigliola Braga, l’agronoma ed esperta di biotecnologie genetiche Susanna Bramante e Lorenzo Bonoldi, responsabile del progetto Filiera Nutrizionale.

Nella foto, da sinistra: Enrico Veronese e Edoardo Raspelli

Torna in cima