La Festa dell’Unità di Bologna apre al menù Vegan, ma i ‘compagni’ insorgono

2017-08-25T09:53:03+02:0025 Agosto 2017 - 09:53|Categorie: Fiere, Mercato|Tag: , , , , , |

Bologna – Alla Festa dell’Unità di Bologna, in scena nel capoluogo emiliano dal 24 agosto al 18 settembre al Parco Nord, è ospitata per la prima volta quest’anno un’area interamente dedicata al Vegan. Si tratta del ‘Villaggio VeganOk’, spazio coordinato da VeganOk Network e AssoVegan – Associazione Vegani Italiani. “Il nostro nuovissimo ‘Villaggio VeganOk’ nel contesto di questo storico festival bolognese costituisce una novità assoluta e rivoluzionaria in una manifestazione che ha sempre avuto come simboli salamelle e carne”, spiega Renata Balducci, presidente di AssoVegan. “Sono felice che sia AssoVegan a dare una svolta etica alla festa, segno che il cambiamento verso una nuova forma di consapevolezza e coscienza è in atto ed è inarrestabile”. A spiccare all’interno del ‘Villaggio VeganOk’ è indubbiamente lo spazio dedicato al cibo ‘100% cruelty free’ preparato da eccellenze della ristorazione certificate VeganOk. Una proposta, tuttavia, che ha lasciato perplessi molti ‘compagni’ di lungo corso, che non hanno mancato di dire la loro su una scelta non propriamente in linea con la tradizione culinaria dell’evento. “Neanche a morire ci vado al ristorante vegano”, dichiara oggi, intervistato dal Corriere della Sera, Mauro Roda, presidente della fondazione che controlla i beni degli ex Ds. “Sono un carnivoro convinto e i compagni mi prenderebbero in giro. Io alle feste mangio la salsiccia dal 1970”.

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