Latte e formaggi, origine in etichetta: scaduto il termine per l’utilizzo dei vecchi imballi

2017-10-18T10:36:35+02:0018 Ottobre 2017 - 10:36|Categorie: Formaggi|Tag: , , , , |

Milano – E’ scaduto il termine di 180 giorni per l’utilizzo delle vecchie confezioni fissato dal decreto che ha introdotto l’obbligo di indicare l’origine della materia prima in etichetta, per il latte Uht e i formaggi prodotti e venduti in Italia (leggi qui). Questa scadenza è stata anche l’occasione per fare il punto sul decreto, in vigore dal 19 aprile. Assolatte, si dichiara “a favore della trasparenza e della corretta informazione di tutti i consumatori”, tanto da essere impegnata affinché l’origine in etichetta diventi un obbligo europeo. Ma, anche in virtù di questa posizione, esprime “forti perplessità sulla normativa italiana che ha introdotto l’indicazione dell’origine del latte in etichetta, una fuga in avanti che mette a dura prova la competitività delle aziende italiane e rischia di confondere i consumatori”. All’Ansa, Giuseppe Ambrosi, presidente di Assolatte, ha spiegato: “Il quadro è ancor più sconcertante se si guardano le tempistiche e le modalità di uscita della norma. Il Decreto è apparso fin da subito poco chiaro ed è stato necessario pubblicare diverse circolari interpretative che non hanno sciolto tutte le riserve. Le aziende hanno avuto solo tre mesi di tempo per adeguare le confezioni: un tempo troppo breve per smaltire i prodotti in magazzino che ha portato ad un aumento sensibile degli sprechi. In più gli sforzi fatti e i costi sostenuti sono vani considerando la temporaneità della norma: le disposizioni contenute nel decreto si applicano solo per tre anni”. Coldiretti non ha mancato di esprimere la sua “soddisfazione”, sostenendo che tale norma abbia anche rivitalizzato le esportazioni di formaggi italiani. Non spiegano però, i vertici di Coldiretti, quale possa mai essere la relazione tra una norma che ha validità solo in Italia – e per i prodotti realizzati in Italia – con il commercio internazionale, dove l’origine in etichetta per i formaggi italiani non è prevista, sia in Europa che extra Ue.

Torna in cima