Bruxelles (Belgio) – Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, l’Ue sarebbe contraria alla proposta di estendere il meccanismo reverse charge alla grande distribuzione, come proposto nella Legge di stabilità italiana. Il parere negativo, peraltro già rivolto in passato a Germania e Austria, dovrebbe essere motivato dalla difficoltà di dimostrare l’incidenza delle possibili frodi dell’Iva, all’interno di un settore con una gestione strutturale e quindi generalmente virtuoso, come la grande distribuzione. Molto probabilmente, imprese e distribuzione possono quindi tirare un sospiro di sollievo. Anche se il governo dovrà comunque trovare il modo di coprire i 730 milioni di euro, che erano attesi con l’introduzione della manovra. Se non verranno presentate nuove iniziative, si procederà a un aumento delle accise sulla benzina, come previsto dalla clausola di salvaguardia della Legge di stabilità.
L’Ue verso il no al reverse charge
RepartoGrafico2023-06-12T10:37:37+01:0027 Gennaio 2015 - 09:53|Categorie: Retail|Tag: retail, reverse charge, Ue|
Post correlati
-
Ccnl Dmo, saltano gli accordi per il rinnovo (1). Proclamato lo sciopero per il 30 marzo
28 Marzo 2024 - 10:18 -
Dove aprirà e quando Esselunga nel 2024, più qualche ritocco anche per La Esse
28 Marzo 2024 - 09:11