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Mais Ogm, i risultati di uno studio italiano durato 21 anni: “Non c’è nessun rischio per la salute umana”

2023-06-21T14:13:55+02:0016 Febbraio 2018 - 15:55|Categorie: Mercato|Tag: , , , , |

Roma – “Non c’è nessuna evidenza di rischio per la salute umana, animale o ambientale dal mais transgenico, ossia geneticamente modificato con geni altre specie”. A dirlo non sono ‘pericolosi reazionari’ o ‘avide multinazionali’ ma il primo studio che ha raccolto dati relativi a 21 anni di coltivazioni. La ricerca, coordinata dall’Italia, con l’Istituto di Scienze della Vita della Scuola Superiore Sant’Anna e dell’Università di Pisa, è stata pubblicata sulla rivista Scientific Reports. Ed è la prima ad analizzare gli studi condotte in pieno campo tra il 1996, anno di inizio della coltivazione del mais transgenico, e il 2016. I dati provengono da Stati Uniti, Europa, Sud America, Asia, Africa, Australia. Gli autori della ricerca spiegano che “ha riguardato esclusivamente l’elaborazione rigorosa dei dati scientifici e non l’interpretazione ‘politica’ dei medesimi” e che i dati permettono di “trarre conclusioni univoche, aiutando ad aumentare la fiducia del pubblico nei confronti del cibo prodotto con piante geneticamente modificate”.

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