Mais Ogm/Efsa: “La ricerca Séralini non è valida per una valutazione dei rischi”

2012-10-30T11:09:16+01:0012 Ottobre 2012 - 11:25|Categorie: Mercato|Tag: |

Parma – Lo studio sulla tossicità del mais Ogm 603 della Monsanto, condotto dal biologo molecolare francese Gilles-Eric Séralini e pubblicato lo scorso mese sulla rivista scientifica Food and Chemical Toxicology, è al vaglio. L’European Food Safety Authority (Efsa), chiamato ad esprimersi al riguardo, non si è fatto attendere. La replica allo studio di Séralini è arrivata ieri, secca e decisa, con un comunicato stampa: “Lo studio del gruppo di ricercatori coordinato dal biologo molecolare francese, che teorizza la tossicità del mais ‘Nk 603 della Monsanto’ (tollerante all’erbicida Roundup) non ha una qualità scientifica tale da consentire di considerarlo valido ai fini di una valutazione del rischio”. Diverse le obiezioni presenti nella nota diffusa, che presenta un lungo elenco di negligenze riscontrate nella ricerca dagli esperti dell’organo parmense. La prima tra tutte riguarda il ceppo di ratti utilizzati nello studio biennale francese che, secondo L’Efsa, sarebbe già incline a sviluppare tumori durante la propria aspettativa di vita, di due anni circa. Non solo, i ricercatori avrebbero diviso le cavie in dieci gruppi sperimentali, ma posto in esame solo un gruppo di controllo senza rispettare standard e metodi riconosciuti a livello internazionale per la progettazione e la conduzione  di esperimenti di questo tipo: “Seralini avrebbe dovuto utilizzare 50 ratti per gruppo sperimentale e non dieci. La conferma dei risultati ottenuti potrebbe dunque avvenire solo dopo un anno di studi più ampi, con più cavie e diversi tipi di Ogm posti in esame”.

 

(ST)

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