Cagliari – Contrastare le malattie animali, tutelare le aziende zootecniche in regola senza penalizzarle con misure troppo restrittive, rilanciare le filiere produttive dell’agro-zootecnia della Sardegna. Sono questi gli obiettivi dei nuovi provvedimenti che la Regione Sardegna ha adottato in questi giorni e presentato ieri dagli assessori della Sanità Simona De Francisci, dell’Agricoltura Oscar Cherchi e dal commissario delegato per l’emergenza peste suina africana, Gilberto Murgia. A rendere obbligatorio un intervento urgente sul territorio sardo è stata anche la ricomparsa, negli ultimi giorni, della cosiddetta ‘Blue Tongue’ (Lingua blu), la febbre catarrale degli ovini. A questo proposito, il primo provvedimento sul fronte della Lingua blu, prevede due tipi di misure in campo: l’istituzione di una zona di protezione e una relativa alla movimentazione. La zona di protezione comprende l’intero territorio dei comuni intorno ai 20 km rispetto ai focolai confermati e nei 4 km intorno ai focolai sospetti. Viene inoltre vietata la movimentazione degli animali delle specie recettive non sottoposti al protocollo vaccinale per i sierotipi circolanti BTV1, BTV2, BTV4, destinati ad aziende situate al di fuori della zona di protezione.
(ST)